F.T. DIAB (FIELD TRAINING) MARTINA FRANCA


Inizio: 18-06-2022 - Fine: 06-10-2022
Chiusura iscrizioni: 18-06-2022
Formazione residenziale - Crediti ECM: 11.4
Ore previste: 11.00 – Posti disponibili: 10 – Stato corso:
Discipline e professioni:
Medico chirurgo:Cardiologia
Malattie metaboliche e diabetologia
Medicina interna
Medicina generale (medici di famiglia)
Infermiere:
Infermiere
Descrizione
RAZIONALE SCIENTIFICO
La storia naturale del diabete mellito è contraddistinta dalla possibile insorgenza di complicanze peculiari della malattia (retinopatia,neuropatia, nefropatia diabetica) e da un eccesso di mortalità dovuta ad eventi cardio cerebrovascolari, la cui insorgenza è legata a lesioni strutturali a partenza dall’endotelio vascolare, che sono influenzate dal grado di controllo metabolico e che sono, in gran parte, precocemente riconoscibili con una adeguata azione di screening.
Poiché la prognosi del diabetico dipende dal corretto e tempestivo perseguimento dei target cardiometabolici e dal precoce riconoscimento delle complicanze, la moderna attività assistenziale diabetologica deve prevedere l’uso appropriato degli strumenti terapeutici, a partire dai farmaci “innovativi”, associata alla capacità del diabetologo di implementare un’azione di screening diretto delle complicanze micro e macro angiopatiche della malattia diabetica.
Tra le abilità che il diabetologo dovrebbe possedere vi è pertanto la capacità di riconoscere la presenza dell’angiosclerosicarotidea e della vasculopatia periferica mediante l’identificazione di ispessimento medio intimale, di eventuali placche carotidee e/o di lesioni ateromasiche stenosanti dei vasi periferici degli arti inferiori e superiori, che rappresentano un indipendente fattore di rischio cardiovascolare, oltre a rappresentare un’ovvia spia di possibile complicanza cerebrovascolare e periferica; a questo andrebbe associata la capacità di discernere quali delle lesioni evidenziate vanno avviate ad un livello diagnostico terapeutico superiore.
Tutto questo ha lo scopo di contribuire a ridurre la morbi mortalità del diabetico, razionalizzando la spesa sanitaria e riducendo le liste di attesa ingolfate da richieste di esami non sempre utili e appropriate.